La giostra dei giochi popolari

La storia ci dice che Alberghetto Chiavelli, oltre che essere un ottimo uomo d’armi e di lettere, fosse pure un ammirato campione di giostre e tornei, e questo fa pensare ad una sua partecipazione da protagonista alle sfide del Palio di San Giovanni Battista.

La giostra dei giochi era stata istituita da Guido Chiavelli, che entrato in città con un audace colpo di mano ed espugnata la Rocca dopo sei mesi di assedio, ordinò una gran festa per ricordare la vittoria. Oltre alla benedizione del bue nella chiesa di san Venanzo, e la presentazione dei palii da parte dei componenti delle varie arti e corporazioni, nella piazza alta, sotto la mole austera del duecentesco palazzo del Podestà, venivano eseguiti vari tornei, giostre e giochi, dall’albero della cuccagna alla corsa dei sacchi.

Dal 24 giugno 1378, ogni anno, nella città di Fabriano, a pochi chilometri dalle Grotte di Frasassi, Assisi e Gubbio, la tradizione antica rivive nella “Giostra dei giochi popolari”

La sfida tra le quattro Porte in onore di San Giovanni Battista è l’anima stessa del Palio. Un torneo giocato con le storiche competizioni medioevali, dove i rappresentanti dei quattro quartieri, di ogni età, duellano in uno spirito di amicizia ma anche di acceso agonismo. Giocatori e pubblico divengono un’unica voce che si alza fortissima nei gridi e nelle incitazioni.

Uno dei momenti più belli ed intensi da vivere nel Palio di San Giovanni Battista.

Giampaolo Ballelli responsabile storico dell’Ente Palio.

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