Nel medioevo le libere città – repubblica erano scosse da violente lotte intestine tra fazioni rivali, la più famosa fu quella tra Ghibellini e Guelfi. Contrasti che spesso finivano con sanguinosi scontri armati che indebolivano la città stessa. Per questo motivo si elesse un Podestà; un uomo esperto, di alto profilo morale e giuridico, proveniente da un’altra città e al di sopra delle parti.

Nel giorno in cui il nuovo Podestà di Fabriano giura fedeltà alle riformanze ed agli statuti, e con lui entra in carica il nuovo Camerario, rullano i tamburi e si da lettura al popolo festante del Bando delle quattro porte.
In onore del nuovo Podestà, nella piazza Alta, lo spazio deputato alla espressione della vita pubblica della città, davanti alla fontana Sturinalto, il Baiulo della comunità lancia la sfida tra i fabbri dei quattro rioni con le loro contrade, proclamando la celebre frase: “Audite, Audite, Audite…” i Priori accettano la gara e ognuno innalza il Gonfalone del suo quartiere. La piazza e le vie si animano di gruppi di armati, di cavalieri, di Dame, di popolani
e di Priori delle Arti e dei “boni homines”…

La rievocazione storica prende il via, buon Palio a tutti!

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